L'arte
per me è stata ed è una fonte di serenità, mi aiuta nei momenti
difficili e
proprio per questo mi sono avvicinata all'arteterapia,
con lo scopo di trasmettere ad altri questa fantastica risorsa
che è in ognuno di noi.
Ho conseguito Attestato di arteterapia
nella relazione educativa e d'aiuto e successivamente il Diploma
di Esperto in Laboratori esperienziali secondo il metodo dell'arteterapia
presso
Istituto Lyceum di Milano in collaborazione con la New York
University.
IL METODO DELL'ARTETERAPIA
SU CUI SI FONDANO I LABORATORI CREATIVI
L'arteterapia include l'insieme delle tecniche e
delle metodologie che utilizzano le
attività artistiche visuali
(compresi
musica, danza, teatro, marionette, costruzione e narrazione di
storie e racconti)
come mezzi terapeutici,
finalizzati al recupero ed alla
crescita
della persona nella
sfera emotiva, affettiva e relazionale.
E' un
intervento
di aiuto e di sostegno
attraverso l'uso dei materiali artistici e si fonda sul
presupposto che il
processo creativo
produce
benessere,
salute e migliora la qualità della vita.
Permette di incrementare la
consapevolezza di
sé,
fronteggiare situazioni di difficoltà
e stress, esperienze traumatiche, migliorare le
abilità cognitive e godere del
piacere
che la creatività artistica porta con sé, aumentando l’autostima
e le relazioni di gruppo.
Per poterla praticare,
non sono necessarie precedenti esperienze
o competenze di tipo artistico; non è questo il
contesto in cui possano emergere giudizi di tipo estetico,
poiché
ogni espressione dell'anima,
fosse anche solo un semplice segno o un insieme caotico di linee
e colori, è
manifestazione autentica
di un sentire profondo e come tale, di valore
inestimabile.
Viene posta grande attenzione al
processo artistico,
senza interpretare il prodotto (questo significa quest'altro),
poiché è l'atto di produrre un'impronta
creativa a rendere terapeutico il percorso verso
l'integrazione.
L’arteterapia
nasce spontaneamente dall’artista austriaca ebrea
Friedl Dicker
Brandeis (1898-1944) nel tentativo di
aiutare i bambini allontanati dalle
famiglie e con lei rinchiusi in un campo di
smistamento nazista, vuole dar loro uno
spiraglio di vita.
Successivamente
l’artista morì uccisa ad Ashwitz, ma il suo lavoro fu raccolto,
proseguito ed approfondito da una sua allieva, Edith Kramer, che
riuscì a fuggire negli Stati Uniti.
Edith
Kramer negli anni “40,
grazie anche alla collaborazione con psicologi e psichiatri
che constatarono l’effettivo ruolo terapeutico dell’arte, diede
inizio al primo corso di
arteterapia alla New York
University, tutt’ora attivo.
L’arteterapia fu diffusa da qui in tutto il mondo.
La prima scuola italiana fu aperta a
Torino “Il Porto Adeg” in collaborazione con la New
York University, alcuni insegnanti hanno poi aperto la scuola
VITT3 Lyceum di Milano.
Sotto esempi di esercizi di
arteterapia cliccare per ingrandire le immagini. |